Dal 7 al 12 giugno si è tenuta la sessantesima edizione del salone del mobile alla fiera di Rho/Milano. Dopo l’edizione boom del 2019, che contò più di 400 mila visitatori e lo stop obbligato (se non per un’edizione ridotta del Supersalone nel 2021) imposto dalla pandemia per due anni, l’edizione 2022 non ha disatteso le aspettative:
quasi 2200 espositori (di cui quasi il 30% stranieri) e più di 262 mila visitatori (per la maggior parte operatori di settore) provenienti da oltre 170 paesi. In notevole calo i visitatori provenienti da Cina e Russia, che per via di lockdown e ben note situazioni governative difficili, sono stati i grandi assenti. In aumento invece i visitatori provenienti da India, Corea del Sud, Brasile e Medio Oriente. Dalle parole positive degli espositori alla grande affluenza registrata si percepisce una grande voglia di ripartire e far si che tutto torni alla normalità: lo confermano anche le strutture ricettive della città, che hanno registrato il tutto esaurito ormai da diversi giorni e il fermento che la kermesse ha generato in ogni angolo della città meneghina. Confcommercio ha stimato introiti per più di 240 milioni di euro provenienti da questa manifestazione. Tuttavia, le preoccupazioni riguardanti la recente situazione geopolitica internazionale non sono mancate. Dopo un 2021 straordinario dove il mercato dell’arredamento ha avuto incassi record (+14% rispetto ai livelli pre pandemia), lo shock energetico unito a quello del rincaro delle materie prime, problemi logistici e all’inflazione ha fatto sì che alcune aziende abbiano dovuto ritoccare i propri prezzi, oppure evadere meno ordini, in attesa di tempi migliori. Per fronteggiare i vari aumenti la risposta governativa deve essere rapida ed efficace, permettendo ai cittadini di poter affrontare con tranquillità questo periodo, dando loro i mezzi necessari per stimolare la domanda verso le imprese. Certamente il settore dell’arredamento è una realtà consolidata e in grado di affrontare la tempesta che si scorge all’orizzonte, ma comunque la preoccupazione resta tra gli operatori che guardano al futuro prossimo con una apprensione crescente.
A cura dell’ufficio di Bergamo di Pangea Studio Associato
Valentina
Calls @ (39) 0687155256