Last minute export

[vc_row][vc_column][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]

Nel trimestre settembre-novembre 2020, rispetto al precedente, l’export aumenta del 7,6%; a contribuire, per circa 6 punti percentuali, è il forte incremento delle vendite di beni strumentali e beni intermedi verso entrambi i principali mercati di sbocco, Ue ed extra Ue. Nello stesso periodo, l’import cresce del 6,3%.

A novembre 2020, l’export torna a registrare una crescita su base annua (+1,1%, da -8,4% a ottobre) dovuta, in particolare, all’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+2,0%) mentre quello verso l’area Ue è contenuto (+0,3%). 

Rallenta il calo dell’import (-3,2%, era -8,2% a ottobre), sintesi del calo degli acquisti da entrambi i mercati, più ampio dall’area extra Ue (-5,9%) rispetto all’area Ue (-1,3%).

[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla crescita  dell’export del nostro paese sono:

PAESE  EXPORT 
Cina (+34,9%)
Germania (+8,6%)
Svizzera  (+12,8%)
Stati Uniti  (+4,7%)
Regno Unito   (+7,5%)
OPEC (-20,9%),

[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]CHI PAGA I CONTI

Diversi paesi fanno crescere l’export ma altri sono anche fornitori netti di capitale ovvero portano dentro il nostro paese ricchezza finanziaria netta così importante per – ad  esempio – pagare la bolletta energetica salata che il nostro paese deve affrontare. Questi paesi spesso sono accompagnati da prezzi all’export elevati, ovvero fanno guadagnare alle nostre imprese esportatrici in termini percentuali più che altri.

Queste sono le ragioni per cui mostriamo i migliori pagatori per il nostro export[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]NOVEMBRE 2020

La bilancia dei pagamenti nel mese di novembre si regge sull’apporto di denari freschi dai paesi extra UE.  In particolare anche quest’anno con i dati aggiornati a novembre il dato 2020 vede: 

  •  i paesi europei non UE , USA SVIZZERA, UK e Francia che finanziano la nostra bilancia dei pagamenti stando in un corridoio tra i 1000 e i 3000 milioni di Euro 
  • Austria, Germania , Paesi bassi e Cina che per contro assorbono liquidità

[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]

GENNAIO NOVEMBRE 2020- RAFFRONTO CON GLI ANNI PRECEDENTI

La bilancia dei pagamenti da anni si regge sull’apporto di denari freschi dai paesi extra UE.  In particolare anche quest’anno con i dati aggiornati  a novembre, il dato 2020 vede: 

  • i paesi europei non UE che finanziano la nostra bilancia dei pagamenti con un cospicuo + 27.669 mln € 
  • Gli USA che contribuiscono con 24.824 mln € 
  • Paesi come UK, Svizzera e anche Francia che si posizionano nella fascia tra 12.000 e 14.000 mln €
  • Austria, Germania e Paesi Bassi che, per contro, assorbono liquidità per oltre 30.000 mediamente ogni anno tendono nel corso del 2020 a ridurre il proprio surplus di pagamenti a causa del rallentamento della dinamica importativa del nostro paese. 

[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:20″][vc_column_text]Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano : 

SETTORI  CRESCITA 
metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+15,3%)
autoveicoli  (+26,9%)
prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,7%),
sostanze e prodotti chimici  (+6,2%)
macchinari e apparecchi n.c.a. (+2,1%) 
articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia  (-17,9%) 

[/vc_column_text][tm_spacer size=”lg:40″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][tm_spacer size=”xs:10;sm:10;md:10;lg:20″][/vc_column][/vc_row]

News correlate

Torna in alto